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Viaggio nei borghi più belli d'Italia... e della Sabina

Da Castel di Tora a Collalto Sabino passando per Ascrea

Partiamo per un tour nella Valle del Turano, per visitare Castel di Tora e Collalto Sabino, due piccoli paesi così ben conservati e ricchi di storia e di testimonianze di un antico passato da essere stati inclusi dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) tra “I Borghi più Belli d’Italia”. Lungo il percorso, costeggiando le sponde del lago del Turano, ci fermeremo anche ad Ascrea grazioso centro abitato affacciato sulla riva del punto più stretto di questo bacino artificiale. Non mancherà una sosta per assaporare i prodotti tipici del lago e delle montagne che avvolgono questi tre splendidi comuni. Non a caso ci troviamo lungo la “Strada del Tartufo e della Castagna”
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immagine della tappa a Castel di Tora

Immagine di Castel di Tora

Il nostro viaggio inizia da Castel di Tora - borgo medievale perfettamente conservato, immerso nel silenzio dall’alto del colle su cui sorge -  raggiungibile da Roma e da Rieti attraverso la Via Salaria.  All’ingresso del paese è ubicato il cartello che ci ricorda che Castel di Tora è u no dei “I Borghi più Belli d’Italia”. Passeggiando per le sue strette viuzze, sovrastate da archi e archetti dalla tipica architettura medievale, ne comprendiamo il significato: incontriamo dapprima i resti della torre poligonale, appartenente all’incastellamento originario dell’anno mille e poi – su Via Turano e Via Cenci - le torrette di vedetta delle antiche mura fortilizie che proteggevano l’abitato. Proseguendo ammiriamo, nelle stradine laterali, gli incredibili scorci sulla natura circostante, su Colle di Tora e sul Lago del Turano, fino a giungere alla piazza principale su cui domina la settecentesca Chiesa di San Giovanni Evangelista. Guardando il perimetro esterno della chiesa da Via Umberto I notiamo come siano ancora visibili sui muri parti di colonne romane, decorazioni e iscrizioni in lingua latina. Al centro della piazza la bella fontana del “Tritone” di fine ‘800. Nel cuore del centro storico possiamo fermarci nella piccola Trattoria “Dea”, dove degustare alcuni piatti tipici della Sabina, immersi in un’atmosfera intima e rustica. Prima di ripartire merita una visita il Borgo di Antuni, un colle limitrofo a Castel di Tora. Qui, oltre al Palazzo del "Principe del Drago" - oggi di proprietà del Comune - nella parte più alta, spettrali e affascinanti sono le rovine dell'antico abitato (XV e XV sec.), un luogo magico da cui godere di una vista d’eccezione sulla valle circostante.

immagine della tappa c Ascrea

Immagine di Ascrea

Proseguiamo sulla via Turanense, costeggiando la parte più stretta del lago del Turano, da percorrere, se possibile, in moto o in bicicletta, per godere a pieno del paesaggio che si specchia nelle acque. Lungo la strada, a circa 4,5 chilometri da Castel di Tora, possiamo fermarci per una al borgo di Ascrea, adagiato su una collina a più di 700 metri d’altezza, affacciato sulle sponde sud-orientali del bacino acquifero. Circondato dalla rigogliosa natura della Riserva Naturale dei Monti Cervia e Navegna, il suo territorio è ricco di sentieri che si snodano tra i boschi, il luogo ideale per un’escursione in montagna. Da visitare ad Ascrea, oltre al caratteristico centro storico, i resti dell’antico castello - sul cui portale è ancora visibile lo stemma della famiglia Mareri che, dopo i signori di Collalto, regnò su questo territorio - e la duecentesca Chiesa di San Nicola di Bari. Una piccola pausa per ammirare lo splendido panorama sui tetti del borgo e sul lago del Turano e ripartiamo per raggiungere la nostra ultima tappa.

immagine della tappa d Collalto Sabino

Immagine di Collalto Sabino

Ancora 12 km di Via Turanense, e giungiamo a Collalto Sabino su un colle nella parte meridionale del Lago del Turano. Insieme a Castel di Tora è dal 2001 fra “I Borghi più belli d'Italia”. Antica sede di un monastero di proprietà della vicina Abbazia di Farfa, le cui rovine sorgono su un colle limitrofo, conserva ancora le tracce dell’antico castrum, nelle sue mura difensive – costellate da portali in pietra, antichi accessi al centro abitato - e nel Castello Baronale, restaurato e mantenuto vivo e splendido dalle numerose famiglie nobili che lo hanno abitato.  Lungo le caratteristiche viuzze di ciottoli del borgo antico ammiriamo anche il settecentesco Palazzo Scossa Latini e la Chiesa di San Gregorio Magno – patrono di Collalto – che sorge come fosse “incastonata” nelle mura di cinta, ricavata dal granaio del castello. Appena fuori dalle mura visitiamo, infine, la Chiesa cimiteriale di Santa Lucia. Termina qui il nostro viaggio attraverso alcuni fra i luoghi d’eccellenza della Sabina, borghi dall’incredibile fascino, che si distinguono per la bellezza dei panorami circostanti, per la ricchezza dei territori, per la tradizione enogastronomica e l’attrazione che suscitano agli occhi dei visitatori che li scelgono come mete.

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